La trasmissione della vita

ANNO DELLA FAMIGLIA AMORIS LAETITIA

Sesta scheda di approfondimento dell'Esortazione Apostolica del Papa


Fecondità

È la prima parola chiave che emerge dal testo di papa Francesco. La fecondità è intrinseca all’amore coniugale, in qualche modo lo caratterizza e lo definisce.
L’amore non può stare chiuso in sé stesso, piuttosto sente l’esigenza di andare oltre i confini della coppia, troppo angusti per contenerlo. 
Forme e modi della fecondità sono molteplici: abbiamo l’incontenibile desiderio di trasmettere e condividere la gioia dell’innamorato, abbiamo ovviamente la trasmissione della vita nei figli, ma abbiamo anche tutte le forme di impegno gratuito nella comunità e, in specie, nella carità.
«I coniugi cristiani dipingono il grigio dello spazio pubblico riempiendolo con i colori della fraternità, della sensibilità sociale, della difesa delle persone fragili, della fede luminosa, della speranza attiva. La loro fecondità si allarga e si traduce in mille modi di rendere presente l’amore di Dio nella società» AL 184

Dono

La vita è un dono fra i più preziosi ricevuti da Dio, a nostra volta siamo chiamati a farne un dono per gli altri.
Il figlio è dono speciale per i genitori e chiede di nascere in un contesto di amore, ne ha diritto.
Non si ama un figlio perché è bello, buono, bravo, intelligente o simpatico; lo si ama perché è figlio, perché è uomo. Dice il Papa: “Ad ogni donna che aspetta un bimbo dico: Tu sei uno strumento di Dio per portare al mondo nuova vita”.
L’amore dei genitori diventa strumento dell’amore di Dio Padre per moltiplicare doni di amore nel mondo. 

Accoglienza

Il gesto di accogliere è il gesto di chi riceve un dono, ovvero incontra qualcuno, e lo fa entrare con gratitudine nella propria vita e così lo valorizza e lo esalta.
La logica dell’accoglienza è la logica di Gesù, che non rifiuta nessuno, neppure chi gli tende delle trappole, perché ci vuole ricondurre tutti al Padre.

Vita

La vita va accolta, valorizzata e diffusa.
Generare vita non è solo procreare, ma anche diffondere una vita buona in tutti coloro che incontriamo.
Tuttavia, oggi viviamo contraddizioni profonde sul tema della vita: da una parte c’è chi vorrebbe un figlio ad ogni costo, dall’altra chi lo rifiuta ad ogni costo; da una parte il desiderio di vivere ogni singolo istante al massimo possibile, dall’altra il rifiuto dei momenti di declino.
La vita è vita. Punto. Non c’è una parte iniziale e una parte finale della vita che valgono meno. Tanto più che stabilire i confini di queste due parti è un’opinione (non una certezza) che varia nel tempo e negli spazi delle diverse culture.
Ha detto di recente il Papa nella conferenza stampa sul volo di ritorno dalla Slovacchia: "L'aborto è più che un problema, è un omicidio. Chi fa un aborto uccide. Nei libri di embriologia alla terza settimana del concepimento tutti gli organi sono già formati. È una vita umana e va rispettata. Principio chiaro. E a chi non lo capisce farei due domande: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Scientificamente è una vita umana. E per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché se accettasse questo, è come se accettasse l'omicidio quotidiano".


Franco Lonati


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